';
Preloader logo
Image module
Delimiter
Premium Saffron
Delimiter
Image module
Image module
Image module
Image module
© Designed By LandyDesign
Home / About
delimiter image

Tutto sullo Zafferano

Image module

COME USARE LO ZAFFERANO IN CUCINA?

Un viaggio alla ricerca di sapori diversi e di profumi che possano arricchire la vostra cucina vi conduce inevitabilmente nel mondo delle spezie e, tra le tante, c’è anche lo zafferano. Vi racconteremo quanti tipi di zafferano esistono e come si usano in cucina, vi daremo consigli su come meglio impiegare quello in pistilli e quello in polvere e vi condurremo alla ricerca di ricette gustose a base di pasta, riso e pesce in cui lo zafferano diventa protagonista, senza dimenticare i dolci e i tanti abbinamenti che lo zafferano suggerisce. Siete pronti?

CHE COS’È LO ZAFFERANO?

Lo zafferano è una spezia che nasce da una pianta erbacea, il Crocus Sativus che fiorisce in autunno. Nella corolla del fiore si trovano tre stigmi che sono di colore rosso o arancio ed è da questi che si ricava lo zafferano. La pianta non è mai più alta di 25 cm e la sua raccolta avviene rigorosamente a mano. Una volta raccolti i fiori, si staccano delicatamente gli stigmi che devono in seguito essere essiccati. Guardare fiorire una pianta di zafferano è sempre un bellissimo spettacolo perché i suoi fiori sono particolarmente belli, con un colore lilla che alterna le sue sfumature. Una volta staccati gli stigmi dal fiore, questo devono essere sistemati in un setaccio per l’essiccazione, che avviene attraverso una fonte di calore sempre moderato. È a questo punto che nascono lo zafferano in pistilli e lo zafferano in polvere, da usare nei primi piatti, nelle salse, nei ragù, nei contorni di verdure, in una gustosa zuppa, con i formaggi e addirittura nei dolci.

QUALI TIPI DI ZAFFERANO CI SONO?

Lo zafferano viene impiegato da sempre in molte ricette e può essere usato sia in pistilli sia in polvere. I pistilli sono direttamente estratti dal fiore, subiscono un processo di essiccazione e vengono usati interi per insaporire le pietanze, altrimenti possono successivamente essere ridotti in polvere. Lo zafferano è una spezia molto preziosa perché per ottenere 1 kg di prodotto servono migliaia di fiori e il lavoro di raccolta dei pistilli può e deve essere fatto rigorosamente a mano.

COME USARE LO ZAFFERANO IN PISTILLI (STIMMI)?

Molti utilizzano più spesso lo zafferano in polvere perché credono che sia più semplici il suo impiego rispetto a quello in pistilli. Probabilmente è vero, ma con qualche accortezza è facile ottenere grandi risultati anche con questo tipo di zafferano che sprigiona un aroma davvero molto intenso. Per poter utilizzare i pistilli nelle ricette, è necessario prima di tutto farli rinvenire in una terrina piena di acqua calda. Il tempo di ammollo non deve essere inferiore ai 40 minuti e oltre all’acqua, potete utilizzare anche latte, panna o brodo vegetale. Non esagerate con la quantità di liquido, ve ne basteranno circa 40 ml (una tazzina) e prestate attenzione anche alla temperatura dell’infusione che non deve essere eccessiva. Lasciare rinvenire i pistilli di zafferano in acqua significa permettere al suo aroma e al suo intenso colore di sprigionarsi.

Una volta trascorso questo tempo, lo zafferano in pistilli si unisce alla pietanza insieme al suo liquido di infusione dando al cibo il suo caratteristico sapore delizioso e pungente. I pistilli di uno zafferano di qualità devono avere un profumo intenso e devono essere sottili e uniformi, sia nella dimensione sia nel colore, che deve risultare rosso intenso. Un’estremità deve essere arricciata e di colore arancione, l’altra deve avere una forma a trombetta.

COME USARE LO ZAFFERANO IN POLVERE?

Lo zafferano è anche utilizzato in polvere e spesso è possibile trovare in commercio. Lo zafferano in polvere ha un sapore più mitigato rispetto a quello in pistilli e la giusta quantità da usare se preparate un pranzo per circa 8 persone è ¼ di cucchiaino. Le ricette che prevedono l’utilizzo dello zafferano in polvere sono tantissime, a cominciare dai primi piatti come la pasta speck e zafferano fino ai secondi piatti come il petto di pollo allo zafferano, veloce da preparare e davvero delizioso, gli arancini al forno, la pizza, il pesce e tanto altro ancora!

COME USARE LO ZAFFERANO NELLA PASTA?

Un piatto di ravioli di gamberi su crema di zucchine e zafferano, vi farà fare sicuramente una bella figura con i vostri ospiti, come anche delle gustose pennette con funghi e pancetta. In questa ricetta, si consiglia di utilizzare lo zafferano in polvere diluito nella panna.  Vi serviranno: 400 g di pasta; 200 g di funghi champignon; 5-6 funghi secchi; 200 ml di panna; 50 g di pancetta affumicata; 1 scalogno; 2 ciuffi di prezzemolo; 30 g di parmigiano grattugiato; 2 bustine di zafferano; olio extravergine d’oliva q.b.; sale q.b. Per prima cosa, fate rinvenire i funghi secchi in una ciotola con acqua e, nel frattempo, in una padella fate ammorbidire lo scalogno affettato sottilmente con la pancetta. Aggiungete i funghi champignon affettati e i funghi secchi strizzati, quindi diluite lo zafferano nella panna e aggiungetela al condimento, mescolate e, nel frattempo, portate a bollore abbondante acqua salata in una pentola e cuocete le penne al dente. A cottura ultimata scolatele e trasferitele in padella aggiungendo 1 mestolo di acqua di cottura. Infine spolverizzate con il prezzemolo tritato e il formaggio e servite.

COME USARE LO ZAFFERANO NEL RISOTTO?

Se volete preparare un risotto con lo zafferano in pistilli, ricordate che 250 mg saranno sufficienti per una preparazione per circa 6 persone, altrimenti, se volete utilizzare lo zafferano in polvere seguite la ricetta che segue. Impossibile parlare di risotto allo zafferano senza spiegare la ricetta del risotto alla milanese che, da sempre, fa conoscere la cucina italiana nel mondo. Si tratta di un piatto gustoso, ideale per un pranzo in famiglia o per una semplice coccola culinaria. Dal sapore delicato ma persistente, il risotto alla milanese è un piatto aromatico, sempre apprezzato da tutti, anche dai bambini. Per realizzarlo vi serviranno: 300 g di riso per risotti; 20 g di midollo di bovino; 80 g di burro; 2 bustine di zafferano; 1 cipolla; 1 l di brodo di carne; 60 g di parmigiano grattugiato; vino bianco per sfumare q.b.; olio extravergine d’oliva q.b.; sale q.b. In una padella capiente e dai bordi alti, sciogliete 20 g di burro con 2 cucchiai di olio, fate ammorbidire la cipolla tagliata sottile e cuocete il midollo, quindi tostate il riso. Sfumate con il vino, quindi aggiungete man mano il brodo caldo. Cuocete per circa 2 minuti, quindi aggiungete lo zafferano e mescolate con un cucchiaio di legno fino a quando il risotto non prenderà il suo tipico colore giallo. Proseguite la cottura per altri 10 minuti sempre aggiungendo altro brodo, aggiustate di sale, spegnete il fuoco e aggiungete il burro freddo rimasto tagliato a pezzetti. Mescolate per 2 minuti circa fino a quando il risotto non risulta cremoso e morbido e servite subito il vostro ottimo risotto.

Se volete provare un’altra ricetta di sicuro successo, portate in tavola un piatto di risotto con gorgonzola, sarà molto apprezzato dai vostri ospiti. E se siete nella stagione autunnale, qualche tocchetto di zucca farà la differenza: provare per credere!

COME USARE LO ZAFFERANO CON IL PESCE?

Anche il sapore del pesce è ben esaltato dallo zafferano. Qui di seguito, qualche ricetta gustosa da cui trarre spunto per i vostri piatti a base di questa preziosa spezia. Una buona zuppa di pesce, facile da preparare e piena di gusto, vi garantirà un enorme successo con i vostri ospiti. Il tipo di zafferano impiegato in questa ricetta è quello in polvere. Per prepararla vi serviranno: 1 orata; 1 sogliola; 1 sarago; 2-3 triglie; 300 g di vongole; 2 filetti di acciuga sottolio; 1 costa di sedano; 1 scalogno; 1 ciuffo di prezzemolo; 2 bustine di zafferano; 2 carote; 1 cipolla; 1 spicchio d’aglio; 1 cucchiaio di pepe bianco in grani; 1 bicchiere di vino bianco; olio extravergine d’oliva q.b.; sale e pepe nero q.b. Rosolate in una casseruola con poco olio le teste e le lische dei pesci, quindi aggiungete il sedano, le carote e lo scalogno tagliati sottili e fate rosolare anche le verdure. Dopodiché unite le vongole, sfumate con il vino e aggiungete 500 ml di acqua, poi fate bollire per circa 45 minuti e infine filtrate il brodo. A questo punto, in una pentola capiente rosolate il pesce tagliato a pezzetti con l’aglio e con un filo d’olio. Aggiungete il prezzemolo tritato, le acciughe sgocciolate, la cipolla tagliata finemente e proseguite la cottura per 5 minuti. Unite al pesce lo zafferano, regolate di sale e mescolate. Per finire, versate il brodo di pesce caldo, lasciate sobbollire per 20 minuti e servite la zuppa con una spolverizzata di pepe nero macinato al momento e un filo d’olio. Buon appetito! Lo zafferano e il pesce si legano insieme anche grazie a una gustosa maionese fatta in casa. Per realizzarla vi serviranno: 1 tuorlo; 80 ml di latte; qualche pistillo di zafferano; olio di semi q.b. Con un frullatore a immersione, montate in un contenitore alto il latte, il tuorlo e lo zafferano, versando a filo l’olio di semi, fino ad ottenere un composto spumoso e soffice. La vostra maionese allo zafferano è pronta per accompagnare tanti secondi piatti di pesce, come ad esempio delle gustose polpette di tonno, pesci alla griglia o delle golose crocchette di merluzzo. Per una variante ancora più sfiziosa potete aggiungere alla maionese 1 cm di zenzero grattugiato o una spolverizzata di curry.

COME USARE LO ZAFFERANO PER I DOLCI?

L’impiego dello zafferano nei dolci è perfetto perché il suo aroma ricorda molto quello della vaniglia. Lo zafferano allora si inserisce bene in preparazioni come una crema pasticcera, dolci al cucchiaio, biscotti di pasta frolla e impasti di ogni genere. Qui di seguito vi proponiamo la semplice ricetta di deliziose frittelle che potrete gustare a Carnevale o in qualsiasi momento per festeggiare un’occasione speciale. Vi serviranno: 150 g di farina; 30 g di ricotta; 100 ml di latte; 50 g di zucchero; 4 tuorli; 30 g di burro; 5 fette di pancarrè; 1 limone; 1 cucchiaio di mandorle tritate; 1 cucchiaio di gocce di cioccolato; 1 baccello di vaniglia; 1 bustina di zafferano; olio di semi q.b.; ½ bustina d lievito per dolci; zucchero a velo q.b.; un pizzico di sale. Versate nella ciotola di una planetaria le fette di pane ammollate nel latte e ben strizzate, i tuorli, la farina, la ricotta, lo zucchero, il latte, il burro fuso e un pizzico di sale. Lavorate fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo, quindi aggiungete lo zafferano, i semi di vaniglia, il lievito, le mandorle e la scorza del limone grattugiata. Dopodiché, con un cucchiaio prendete l’impasto e tuffatelo in una padella con abbondante olio di semi alla temperatura di 170°. Mettete le frittelle pronte su un piatto con carta assorbente, spolverizzatele con lo zucchero a velo e servitele subito.

ABBINAMENTI PER LO ZAFFERANO?

Lo zafferano si aggiunge ai piatti anche insieme ad altre spezie o erbe aromatiche. Si sposa molto bene con la vaniglia e la cannella, soprattutto nelle preparazioni dolci, e con il cumino in quelle salate. Insieme a mandorle, aglio e cipolla esalta il sapore dei piatti di carne o verdure ed è ottimo anche con i legumi, soprattutto nelle minestre con ceci o fagioli, o anche in abbinamento ai frutti di mare. Oltre alla tipica e gustosa tisana allo zafferano, potete preparare una bevanda squisita anche con il latte. Vi basterà far bollire 500 ml di latte, aggiungere 30 g di mandorle tritate, un pizzico di zafferano e 1 cucchiaio di miele d’acacia. Gustata calda, questa bevanda è davvero deliziosa.

La fonte

LA PROPRIETA DELLO ZAFFERANO

Questa spezia è ricca di antiossidanti, vitamine e minerali. È un valido supporto contro lo stress e la depressione, grazie a due molecole – il safranale e la crocina – che agiscono sul nostro sistema nervoso stimolando la produzione di serotonina, ormone detto “del buon umore”. Il colore giallo dello zafferano è dovuto al suo alto contenuto di carotenoidi. Questa spezia, infine, è in grado di accelerare il nostro metabolismo grazie alle vitamine del gruppo B in essa presenti, che stimolano il consumo dei grassi; apporta anche benefici all’apparato circolatorio, abbassando la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo nel sangue.

La fonte

 

VALORI NUTRIZIONALI DELLO ZAFFERANO

Lo zafferano è una spezia ricca di carotenoidi e vitamine, utile per i disturbi dell’umore, come sedativo e antispasmodico. Scopriamolo meglio.

Calorie e valori nutrizionali dello zafferano

100 g di zafferano contengono 310 kcal, e:

  • Proteine 11,43 g
  • Carboidrati 65,37 g
  • Grassi 5,85 g
  • Fibra alimentare 3,9 g
  • Sodio 148 mg

Lo zafferano, per il mal d’auto, un efficace “compagno di viaggio”

Tutti conoscono l’uso culinario dello zafferano, per insaporire le pietanze o per colorare di giallo, risotti e uova pasquali ma quello che molti ignorano è il suo impiego per alleviare i sintomi del mal d’auto. Recenti studi hanno evidenziato che l’assunzione di zafferano per il mal d’auto allevia i sintomi più frequenti, come cerchio alla testa, nausea e irritabilità. Definito “cinetosi o chinetosi” oppure “malattia da movimento”, il mal d’auto, si manifesta come una particolare sensibilità al movimento passivo, quale appunto un viaggio in auto o spesso anche su un altro mezzo di trasporto (aereo, nave, treno). È un disturbo che coinvolge l’orientamento spaziale, ossia in quale direzione e quanto velocemente il corpo si muova, che si accompagna a una sensazione di oppressione a livello delle tempie, un mal di testa costante unito a eccessiva sensibilità alla luce o al buio. È risaputo che soffre di mal d’auto soprattutto chi è seduto dietro l’area del conducente o chi legge in auto, perché viaggiando l’apparato vestibolare e i recettori cutanei mandano al cervello la percezione del movimento dell’auto (accelerazione, rallentamento, rollio, soprattutto in strade piene di curve). Gli occhi però, a causa della visione limitata della strada che si ha sedendosi dietro o dell’attenzione che si pone alla pagina scritta, non rilevano lo stesso movimento (per loro l’abitacolo è fermo). Si crea quindi una confusione di segnali Ciò si traduce in una stimolazione del nostro sistema neurovegetativo, altrimenti detto Sistema Nervoso Autonomo (che regola le funzioni indipendenti dalla nostra volontà, come sudorazione, frequenza cardiaca, vomito, ecc.). Vediamo come lo si possono alleviare i sintomi tipici del mal d’auto con lo zafferano.

L’azione dello zafferano sul mal d’auto

In fitoterapia l’utilizzo dello zafferano per il mal d’auto risulta essere un rimedio efficace contro i principali sintomi quali come nausea, vertigine, mal di testa. Alcuni accorgimenti di carattere dietetico sono comunque necessari prima di intraprendere il viaggio: evitare pasti abbondanti, cibi grassi, bevande gassate e alcolici. In India, dove lo zafferano è ampiamente usato, la medicina ayurvedica lo considera una sostanza a metà strada tra alimento e farmaco; anche la cromoterapia usa lo zafferano nelle situazioni di stress psicofisico: il colore giallo dello zafferano è da sempre sinonimo di benessere e buonumore. Lo zafferano si ricava dagli stigmi del fiore di Crocus sativus che contiene oltre 150 sostanze aromatiche volatili, che compongono il suo olio essenziale. Inoltre è uno degli alimenti più ricchi di carotenoidi (crocetina, crocina, picrocrocina e safranale) che conferiscono il tipico colore giallo, che tutti noi abbiamo sperimentato nella preparazione risotti o per colorare gli alimenti in modo naturale. In particolare il safranale, è un composto organico, in grado di influenzare positivamente l’attività cerebrale. Per questa ragione si usa i fitoterapia nel trattamento dei disturbi dell’umore, come sedativo e antispasmodico con attività antiemetica, efficace contro il mal d’auto. Inoltre negli ultimi tempi, lo zafferano si sta rivelando rimedio naturale anche per molti disturbi legati allo stile di vita moderno come: ansia, stress, depressione.

Recenti studi hanno, infatti, evidenziato che lo zafferano possiede proprietà e benefici sulla parte del sistema nervoso che regola i recettori sensoriali del movimento dei muscoli e delle articolazioni, esercitando un’azione calmanteanalgesica e antispasmodica, che induce uno stato di rilassamento muscolare. Inoltre i suoi principi attivi regolando la produzione di alcuni neurotrasmettitori cerebrali responsabili del tono dell’umore (come la dopamina, la noradrenalina e la serotonina), in grado di placare l’ansia.

Come assumere lo zafferano

Per usufruire delle proprietà dello zafferano per il mal d’auto, oltre che con l’uso culinario, consigliamo l’assunzione mediante infusi e integratori naturali.

Tisana allo zafferano: i suoi carotenoidi sono tra i pochi solubili in acqua e si estraggono facilmente con la bollitura. Mettere un la punta di un cucchiaino di zafferano in polvere in una tazza d’ acqua, portare a ebollizione e lasciare riposare per una decina di minuti. Se si aggiunge un cucchiaino di miele, si ha un ottimo infuso calmante e distensivo da bere prima di affrontare un viaggio.

Crema allo zafferano: la ricetta

0 2.699 1 minuto

Eccovi la nostra ricetta su come preparare la crema allo zafferano in casa vostra in modo molto facile. La crema allo zafferano è un’insolita mousse con un gusto dolce e speziato che è sempre ottima ma che può diventare ideale per Natale come abbinamento al tradizionale Pandoro. E’ una ricetta fortemente a base di uova, quindi non adatta agli amici vegani, lo chiarisco subito. Ma fatta la doverosa premessa, eccovi quindi la ricetta di questa ottima crema allo zafferano cominciando subito dagli ingredienti (data la natura del nostro sito vi consigliamo di utilizzare materie prime biologiche e a chilometri zero come quelli che vi indichiamo a fine ricetta).

Preparazione10 minuti

Cottura10 minuti

Tempo totale20 minuti

Porzioni4 persone

Calorie185kcal

Ingredienti

  • 3 tuorli
  • 3 cucchiai zucchero semolato
  • 3 cucchiai farina 00
  • 1/2 litro latte (anche vegetale)
  • 1 bustina zafferano
  • ribes rosso o pistacchi (per decorare)

Istruzioni

  • Montate in una casseruola con una frusta elettrica i tuorli d’uovo insieme allo zucchero finché il composto diventa chiaro.
  • Incorporate quindi la farina setacciata con un colino, mescolate bene ed aggiungete il latte e lo zafferano.
  • Mettete ora su fuoco basso la casseruola per 10 minuti continuando a mescolare finché la crema si addensa e vela il dorso del cucchiaio.

Lasciate raffreddare e riponete in frigorifero per almeno 1/2 ora prima di servire. Guarnite con ribes rosso o pistacchi abbondanti!

La fonte

Come si estrae l’olio essenziale di zafferano?

Olio essenziale di zafferano: benefici e utilizzi di questo afrodisiaco efficace anche per attenuare i dolori. L’olio essenziale di zafferano deriva dalla distillazione del rizoma del Crocus sativus. Il suo colore ed il potente odore aromatico sono dati dalla presenza di carotenoidi e safranale. Oltre ad essere molto apprezzato in cucina, possiede diverse proprietà medicamentose. La distillazione in corrente di vapore dei rizomi del crocus sativus permette di ottenere un olio con le medesime proprietà della polvere di zafferano ricavata dagli stimmi del fiore. Per questo viene usato in cosmetica per la cura della pelle e delle cicatrici, ed in naturopatia per favorire la digestione e lenire i dolori mestruali e di testa.i. Quest’olio dal caldo color oro-arancione dall’aroma legnoso, speziato e di fieno, contiene carotenoidi e terpeni come il safranale (responsabile dell’aroma), la picrocrocina (responsabile del gusto amaro) e la crocina (responsabile del colore), che gli conferiscono proprietà antibatteriche, antimicotiche e antiossidanti.

Olio essenziale di zafferano: le proprietà

L’olio essenziale di zafferano è particolarmente utile a pelle e capelli, ma sembra abbia anche proprietà digestive, sedative, antispasmodiche, ipotensive e carminative. È uno degli ingredienti delle gocce di laudano, un preparato analgesico a base d’oppio. È, per questo motivo, anche un noto come uno dei più potenti afrodisiaci naturali, utile sia a promuovere la fertilità che a contrastare la sindrome premestruale. Ideale anche per la salute respiratoria, è un ottimo espettorante, per trattare asma e altri disturbi come tosse e pertosse. Per alcuni, è anche in grado di curare mal di testa, mal di denti, afte, dolore anale, crampi muscolari, punture di insetti, lividi e ferite.

Come tritare lo zafferano?

  • 10 stimmi di zafferano

Scaldare un pentolino con all’interno gli stimmi per qualche secondo, fino a quando non si sarà ben asciugato. A questo punto prendere un quadrato di carta forno, chiudere bene all’interno gli stimmi (per evitare di far uscire poi la polvere) e con il dorso di un cucchiaio schiacciarli per bene. La zafferano in polvere è pronto per essere utilizzato: bastano davvero pochi stimmi per rendere qualsiasi portata profumatissima!

PERCHÉ LO ZAFFERANO IN PISTILLI È PIÙ COSTOSO?

Lo zafferano in pistilli è più prezioso perché conserva meglio le proprietà organolettiche e nutrizionali. Se quello in polvere può essere aggiunto direttamente al vostro risotto a fine cottura, gli stimmi necessitano di una preparazione di almeno mezz’ora: vanno infatti sciolti in acqua calda, ma non bollente, coperta con un piattino per non far evaporare le sostanze volatili. L’alternativa all’acqua può essere anche il brodo o un bicchiere di latte, sempre caldo. Più restano in infusione, più sarà facile far sprigionare un profumo intenso. Trascorso il tempo necessario, potrete aggiungere il liquido, colorato e molto profumato, alla vostra ricetta. Se ne avete preparato in eccesso, potete conservare quello avanzato in frigorifero, per non più di 48 ore, in un bicchiere coperto.

Vantaggi Zafferano

  • Aumenta la salute cardiovascolare
  • Tratta disfunzione erettile
  • possiede potenziali effetti antitumorali
  • allevia i sintomi della sindrome premestruale
  • Promuove la sazietà e la perdita di peso
  • Tratta ansia e depressione

La fonte 

Image module
Image module
Image module
en_US